Milano - Il Fondo musicale del Regno Napoleonico d’Italia - Secondo concerto
Mille fughe, pause e riprese: musica clavicembalistica napoletana del XVII secolo
Giovanni de Macque
(1548? - 1614)
Capriccio sopra re fa mi sol
Seconde Stravaganze
Capriccietto1
Ascanio Mayone
(1570? - 1627)
Toccata Seconda - Canzona Francese Quarta2
Toccata Prima3
Giovanni Maria Trabaci
(1575 - 1647)
Canzona Franzesa Quarta - Gagliarda Quarta4
Gregorio Strozzi
(1615? - 1687?)
Màscara ballata e sonata da più Caualieri Napolitani nel Regio Palazzo
Balletto Secondo
Toccata Seconda del Primo Tono5
Giovanni Salvatore
(1630? - 1688?)
Corrente Prima6
Toccata Seconda del Nono Tuono naturale
Canzona Francese Seconda del Nono Tuono naturale7
Alessandro Scarlatti
(1660 - 1725)
Partite sopra Follia8
Enrico Baiano clavicembalo
1 Ricercate et Canzoni francese a quattro voci […], Roma 1586
2 Primo libro di diversi capricci […], Napoli 1603
3 Ricercate, Canzone Francese […], Napoli 1603
4 Il Secondo Libro de Ricercate & altri varij Capricci, Napoli 1615
5 Capricci da sonare cembali, et organi, Napoli 1687
6 Manoscritto Cimino, Napoli, Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella
7 Ricercari a 4 voci, canzoni francesi, toccate, Napoli 1641
8 Manoscritto, Napoli, Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella.
La scuola napoletana formatasi a partire dal tardo Cinquecento è una vera e propria avanguardia che si distingue nel panorama europeo per l’ardito sperimentalismo armonico, tecnico e contrappuntistico.
I suoi tratti salienti sono gli effetti bizzarri e sorprendenti, le ardite dissonanze e cromatismi, il magistero contrappuntistico, lo sperimentalismo strumentale che dà vita a pagine tra le più ardue della letteratura cembalistica.
Gli autori napoletani, inoltre, infondono al clavicembalo un nuovo suono e una nuova capacità di cantare e declamare, e danno un contributo fondamentale alla formazione della ‘nuova pratica’ secentesca.
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