Cristiana Passerini

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Settore disciplinare: CODI/01 Arpa

Cristiana Passerini

Cristiana Passerini si è diplomata con il massimo dei voti sotto la guida di Alba Novella Schirinzi, perfezionandosi poi con Judith Liber. Alla tradizionale professione di arpista solista ha affiancato collaborazioni con i gruppi cameristici Nextime, A. Toscanini, FontanaMix, Virtuosi Italiani, Icarus, Octandre in incisioni per Dynamic, Arkadia, Chandos, Tactus e numerose prime esecuzioni di autori del nostro tempo. Per diversi anni ha collaborato come prima arpa con RTSI di Lugano, Fondazione Toscanini, RAI di Napoli e Teatro Petruzzelli; occasionalmente con La Fenice di Venezia, Regio di Torino, Arena di Verona, Comunale di Bologna suonando con direttori come Muti, Inbal, Nagano, Mehta, Maazel, Latham-Koenig.

Al Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano, dove è titolare della cattedra di Arpa dal 2017, insegna anche Prassi del tardo barocco ed elementi di filologia musicale nei corsi di Letteratura dello strumento. Docenza in Conservatorio, incisioni, concerti, pubblicazioni, seminari, masterclass, interviste: una variegata attività mirata a promuovere e a ripristinare, attualizzata, l’importanza di J.S. Bach nella didattica dell’arpa, obliata da circa un secolo.
Si citano a tal riguardo le incisioni per La Bottega Discantica di Milano: il cofanetto J.S. Bach, The French Suites BWV 812-817 uscito nel 2020 con note illustrative di M. Moiraghi e il singolo J.S. Bach Suites BWV 996, 997, 1006a del 2009 con note di M. Baroni; per la stessa etichetta è in lavorazione un monografico su G.F. Händel, con note di B. Zanolini.

Ha pubblicato per Ut Orpheus e Rugginenti-Volontè: si cita la Suite bachiana BWV 997, novità nel repertorio arpistico, che è stata selezionata nel 2009 come prova d’obbligo alla 50esima edizione dell’International Harp Contest in Israele.

Attiva anche sul fronte contemporaneo, ha creato un quartetto con i propri studenti che ha consentito un incremento del repertorio originale per questa nuova formazione: diversi compositori hanno scritto e dedicato le loro opere al Laborintus Harp Quartet, registrate per Tactus nel 2018 con booklet di Giordano Montecchi.