Vincenzo Simmarano

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Settore disciplinare: CODC/01 Composizione

foto Simmarano

È diplomato a pieni voti in flauto al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, dove ha iniziato gli studi di Composizione con il M° Valentino Miserachs, diplomandosi poi con il M° Azio Corghi, con il massimo dei voti e lode, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, dove attualmente insegna Composizione. Interessato alla musica elettronica, ha seguito un corso triennale con Alvise Vidolin presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Ha svolto la sua attività di docente sia prima sia dopo il superamento del concorso nazionale per titoli ed esami, insegnando in vari Conservatori di musica, fra i quali il “Luca Marenzio” di Brescia e Darfo B.T., dove ha lavorato per molti anni.
È  stato attivo come flautista in vari gruppi da camera, ha studiato violino privatamente e sax contralto da autodidatta, fondando e dirigendo una big band. Ha collaborato come direttore con il coro Syntagma, con il Complesso Internazionale Cameristico e con l’ensemble vocale EVOCA. Ha diretto il coro gospel femminile Incontrocanto, fondato e diretto il gruppo Vocal Chords, e dal 1998 dirige il coro Canti Corum, per il quale ha composto ed elaborato molti brani, sia a cappella sia accompagnati da organo o gruppo strumentale o orchestra.
Il suo Quartetto per archi è stato eseguito dall’Arditti Quartet. Nel 2000 ha vinto il premio “Città di Pavia” con The second time, un brano per pianoforte, e nel 2003 il “Concorso per Composizione Corale” di Castagneto Carducci con Laudate Dominum. Fra le sue pubblicazioni: Neon per chitarra, Forteforte, tre suites per pianoforte con le Edizioni Musicali Sinfonica Jazz, e il CD Combinazioni contenente Istantanee, una raccolta di brani per pianoforte a quattro mani, eseguiti in concerto nella libreria Feltrinelli di Piazza Duomo, nell’ambito della rassegna di Piano City. Per la mostra “Muse a Milano”, tenutasi nei mesi di marzo e aprile 2017 nella Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano, ha curato la scelta delle musiche, la loro sincronizzazione con le immagini, e scritto Dna 9 Muse, una composizione aforistica caratterizzata dalla sovrapposizione simultanea di 9 melodie, una per ciascuna delle Muse.