Umberto Petrin

« Ricerca docenti

Settore disciplinare: COMJ/09 Pianoforte jazz

Umberto Petrin

Pianoforte, composizione, performances.

Considerato tra i maggiori pianisti italiani a livello internazionale.

Parallelamente agli studi di Chimica, da ragazzo si dedica allo studio del pianoforte e consegue il diploma al Conservatorio. Contemporaneamente si interessa alla poesia contemporanea, collaborando a riviste letterarie e pubblicando due raccolte. Vince diversi concorsi di poesia e partecipa a numerosi readings.

Nel 1984 intraprende l’attività di musicista di jazz con un proprio trio. Viene notato da musicisti e critici e nel 1989 è chiamato nel gruppo di Tiziana Ghiglioni, con la quale collabora fino al 1996. Sia come leader che come ospite di importanti formazioni affronta ogni stile jazzistico fino al free jazz.

Intraprende vari progetti di sincretismo tra musica d’improvvisazione ed altre arti, poesia, videoart, performance, collaborando con alcuni tra i maggiori poeti italiani, come Luigi Pasotelli, Milo de Angelis, Giovanni Fontana (che ha dedicato a Petrin il suo Poema Sonoro “Frammenti d’ombre e di penombre” – 1999), Tomaso Kemeny.

Si esibisce al fianco di capiscuola come: Steve Lacy, Lee Konitz, Anthony Braxton, Lester Bowie, Enrico Rava, Tim Berne, Paul Lovens, Paul Rutherford, Han Bennink, Willem Breuker, Marc Ducret, Michael Moore ecc., con molti dei quali realizza anche pubblicazioni discografiche.

Notevole successo riscuotono gli album: “Breath and Whispers” in duo con Lee Konitz (1994), “Monk’s World” (con l’avallo del poeta Amiri Baraka, Piano Solo 1997) ed “Ellissi” (con ospite Tim Berne, 1999).

Umberto Petrin risulta più volte tra i migliori musicisti italiani nelle varie edizioni del Top Jazz, annuale referendum della critica specializzata e risulta il “Musicista rivelazione dell’anno” nel 1996.

Nel 1997 è invitato nella prestigiosa formazione italiana Italian Instabile Orchestra, con la quale svolge tournées in tutto il mondo. Resta nell’Instabile fino al 2009.

Si esibisce nel 2000 in duo di pianoforti con Cecil Taylor ed è l’unico pianista, oltre all’autore, ad eseguire in concerto composizioni originali di Taylor.

Viene considerato tra i maggiori interpreti delle musiche di Thelonious Monk.

Dal 2001 collabora con la Cineteca Italiana di Milano per la sonorizzazione di importanti films muti restaurati. Per questi progetti utilizza musiche originali, utilizzando sonorità attuali e tecniche che permettono al pianista di trasformare questa operazione in “concerto con immagini”.

E’ invitato nei maggiori festival internazionali, in Europa, U.S.A., Canada, Giappone.

Nel 2004 costruisce un importante concerto/performance per pianoforte-elettronica e video, Beuys Voice, insieme a Lucrezia De Domizio, storica e seguace del pensiero beuysiano, sull’ultimo prezioso video dell’artista tedesco Joseph Beuys. La performance già ripetuta circa 20 volte in Festival e Musei d’Europa (alla 52a Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, all’Anfiteatro Greco di Sparta, in Spagna, all’Auditorium di Girona, alla Kunsthaus di Zurigo, allo Spectrum di New York, ai Teatri di Pisa, Napoli, Grosseto, Bologna, Pescara, Verbania…).

Nel 2011 Beuys Voice diventa anche un libro ed un CD, pubblicato da Mondadori Electa e presentato ufficialmente al Kunsthaus di Zurigo, con il supporto vocale del soprano Susie Helena Georgiadis.

Dal 1999 inizia un sodalizio artistico con Stefano Benni, uno tra i più famosi scrittori italiani. Con Benni realizza vari récitals. Tra questi in evidenza è "MISTERIOSO" (un omaggio a Thelonious Monk). Il suo successo è notevole, sia in Italia che all'estero (11 anni di repliche in Italia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Gran Bretagna) e viene pubblicato in DVD per l’editore Feltrinelli (2005).

Parallelamente collabora anche con gli attori  Giuseppe Cederna, Maurizio Crozza, Ugo Dighero, David Riondino.

 

Dal 2000 si esibisce in duo e trio con Gianluigi Trovesi, con il quale ha pubblicato un cd per la prestigiosa etichetta ECM (Vaghissimo ritratto, 2007), premiato dalla critica in Germania (Bestenliste) e dalla rivista Classic Voice come miglior disco dell’anno per la sezione “Jazz”.

Nel 2006 costituisce un duo con il trombettista francese Jean-Luc Cappozzo, col quale realizza un cd (Law Years) per l’etichetta SOUL NOTE (2007).

Compie vari tours in Svizzera, Germania, Spagna e nel 2009, al Festival di Berlino, suona con Trovesi all’Auditorium dei Berliner Philarmoniker.

Incontra Anthony Braxton in occasione di un concerto insieme all’Italian Instabile Orchestra. Il musicista americano gli dimostra molta stima e gli propone un progetto da realizzare insieme.

Nel 2010 suona in duo con il chitarrista americano Garrison Fewell. Realizza un nuovo impegnativo progetto insieme a Stefano Benni, realizzando ed eseguendo le musiche per "The Waste Land" di T.S.Eliot, pubblicata su cd-audiolibro (con Benni come voce recitante) e quindi portata in teatro.

Nel 2011 pubblica in solo “A dawn will come” per l’etichetta inglese Leo Records (che ottiene un notevole successo di critica, valutato con ★★★★ -Excellent- dalle riviste Jazz Magazine francese, dalla belga Free Jazz, da AllAbout Jazz, dall’italiana Alias e dalla svizzera JazzNMore e risulta tra i 20 migliori album dell’anno nel sondaggio U.S.A. Culture Catch – unico album di musicista italiano presente in classifica) e costruisce un nuovo progetto con live electronics.

Al Festival Iseo Jazz 2011 è invitato per eseguire un intero programma su brani originali di Cecil Taylor in “Piano Solo”. Risulta l’unico pianista al mondo, oltre all’autore, ad aver affrontato questo programma.

Nel 2012 costruisce insieme a Stefano Benni un nuovo récital per pianoforte e voce,

presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

In maggio si esibisce allo Stone di New York, nell’ambito di un festival organizzato dalla Ictus Records di Andrea Centazzo (Los Angeles). In quell’occasione suona in trio con Guido Mazzon ed il batterista Barry Altschul.

Il Festival di Clusone lo invita per un progetto speciale in duo con il batterista Pheeroan AkLaff. Il concerto ottiene un successo notevole.

Su invito del Festival di Aosta (Le strade del Cinema), realizza un nuovo progetto con film muto, in duo con il trombettista francese Jean-Luc Cappozzo.

Nell’autunno 2012 tiene un workshop di Musica e Teatro Danza insieme a Giorgio Rossi ed

Elisabetta di Terlizzi (Sosta Palmizi).

Nel 2013 fonda l’Italian Art Trio insieme a Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria).

Per il festival “I Suoni delle Dolomiti” realizza un concerto-reading su Edgar Allan Poe, insieme a Stefano Benni (voce recitante) e Mario Brunello (violoncello).

Nel 2014 costituisce un duo con il sassofonista e compositore Claudio Lugo ed un altro con il vocalist Boris Savoldelli.

In febbraio ripropone a Pescara la versione di Beuys Voice già presentata a Zurigo nel 2012

ed incisa sull’omonimo CD.

Il nuovo album in Piano Solo, Traces and Ghosts, inciso per l’etichetta inglese Leo Records, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento “Disco CHOC” per la rivista Jazz Magazine- Jazzman, la più autorevole in Francia ed ha fruttato al pianista un invito ad esibirsi in Piano Solo al Festival Jazz di Lisbona 2014, oltre a due concerti in “solo” al prestigioso Spectrum di New York.

Al Festival “Free Sound”, a Thiene (VI), si esibisce insieme al grande poeta americano Jack Hirschman ed è invitato a tenere un seminario su Immaginazione ed Improvvisazione.

Inizia una collaborazione artistica con l’INFN (Ist. Naz. di Fisica Nucleare).

 

Nel 2016 si esibisce in Piano solo all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli) ed al Festival della Scienza di Genova.

Nello stesso anno debutta in duo con il trombettista Giovanni Falzone e con un nuovo trio insieme al percussionista Franco D’Auria e al polistrumentista francese Michel Godard.

Nel 2017 pubblica il CD “Twelve Colours and Synesthetic Cells” in duo con Gianluigi Trovesi. Insieme al vocalist Boris Savoldelli e all’artista-scrittore Alessandro Ducoli realizza il concerto “De-generation Beat” ispirato alla figura di Jack Kerouac, con pianoforte, voce, elettronica e rap.

Suona nuovamente in solo al Palazzo del Casinò di Venezia, allo Steingraeber Piano Festival (Cremona) e quindi, al Teatro della Tosse di Genova, sia in solo che in duo con Lella Costa (voce recitante) per il Festival della Scienza 2017.

Pubblica nel 2019 un nuovo album in trio con Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Patrice Heral (percussioni, elettronica).

E’ invitato come ospite nel prestigioso ensemble europeo L’Arpeggiata di Christina Pluhar, una delle più apprezzate formazioni di musica antica nel mondo, in occasione di un progetto in cui il pianista improvvisa su musiche di G.F. Haendel.

Nel 2021 partecipa al nuovo quartetto Lunatics, cin Tino Tracanna (sax), Roberto Cecchetto (chit.) e Francesco D’auria (percussioni e batteria) e realizza per la rivista Musica Jazz un album sulle musiche di Nile Rodgers (Chic), in trio con Danilo Gallo (basso el.) e Ferdinando Faraò (batteria).

 

Ha inciso finora circa 80 CD, molti dei quali premiati dalla critica.

A lui è dedicato il poema “Frammenti d’ombre e di penombre” del poeta Giovanni Fontana.

La sua figura ha inoltre ispirato diversi personaggi dei romanzi di Stefano Benni, tra cui Anteo Petrini nel romanzo “Di tutte le ricchezze” e il pianista Stan nel poemetto “Dancing Paradiso”.

 

Collabora a riviste di Arte Contemporanea, è docente di Pianoforte Jazz presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

Tiene seminari di perfezionamento per la Musica Jazz, seminari su Teatro e Musica insieme a Stefano Benni e seminari su Immaginazione e Improvvisazione (dal titolo “L’improvvisazione non si improvvisa”) in cui si mettono in relazione i vari linguaggi dell’arte, cinema, teatro, musica, letteratura, arti plastiche, performance.